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15 Giugno 2007
LA (quinta) MISURA DI UN PROTAGONISTA

Quanto è importante in un videogioco il nostro alter ego, l'avatar, il personaggio che interpretiamo? E' preferibile che sia anonimo, senza nome, senza volto (così da favorire l'immedesimazione), oppure trimensionale, ben caratterizzato e con un look preciso?
Personalmente, tendo a preferire la seconda scelta, se non altro perchè considero il medium videoludico - fra le altre cose - anche una forma di narrazione, e non c'è niente di meglio di un protagonista forte che in qualche modo rispecchi tutti e nessuno.

Nel dettaglio, quali sono i protagonisti più noti nel mondo dei videogiochi? Dopo circa 30 anni, chi è rimasto scolpito nelle nostre confuse menti? Nel pieno dell'adolescenza del mezzo, chi ha potuto ritagliare uno spazio nella storia?
Qualche nome. Mario e Luigi Bros, Solid Snake, Dante, Gordon Freeman, Sonic, Squall, Cloud e Sephiroth, Zelda, Max Payne, Christopher Blair, Duke Nukem, Ryu e Ken, Liu Kang e Goro, Prince, e così via.
E le avventure grafiche? L'unico in grado di rivaleggiare con i nomi già citati è senz'altro il vecchio Guybrush Threepwood, benchè i più 'rodati' tendono anche a ricordare George Stobbart (la cui popolarità potrebbe aumentare con il futuro film), April Ryan, Rincewind, Edward Carnby, Gabriel Knight, Larry Laffer, Tex Murphy.

Eppure... tutti gli esempi rischiano di sminuire di fronte alla regina dei videogiochi, l'amatissima/odiatissima Lara Croft.
"Tomb Raider - Anniversary" è la prossima scheda che presento, remake dell'ottimo "Tomb Raider" che lanciò il personaggio per la gioia della Eidos, dei nerd, di Panorama e di Bono Vox.
Che sia stato un successo meritato o meno, Lara Croft è senza dubbio un nome storico, simbolo dei tempi che corrono, del potere mediatico del videogioco e di un'astuta strategia di marketing (nonchè del potere della - ehm - gnocca).

Nessun videogiocatore degno di questo nome, nè alcuno studioso della comunicazione in senso stretto, può far finta di ignorare l'incidenza della bella avventuriera nel mondo videoludico e non. Concedo quindi, con gran riverenza e rispetto, il secondo benvenuto a Miss Croft sulle pagine del Corner, sperando di ritrovarla ancora fra altri undici anni, più fresca, agile e maggiorata che mai.











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