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17 Luglio 2007
L'INSOSTENIBILE TENTAZIONE DEL SEQUEL




Alzi la mano chi fra voi riesce a resistere alla tentazione del sequel.
Chi può opporsi alla tentazione di ritornare in un mondo che già abbiamo amato, di reincontrare personaggi noti? Come si può lottare contro l'irrefrenabile desiderio di veder continuare la storia?
Sono in pochi a farcela. Ecco perchè le case di produzione (letterarie, cinematografiche... e videoludiche, naturalmente) sfornano seguiti infiniti delle loro opere più apprezzate. E' senz'altro un modo per 'giocare sul sicuro'.

Però... la dura legge del sequel parla chiaro: un seguito è difficilmente migliore dell'originale.
Curiosamente, questo postulato risulta molto meno esatto nel campo videoludico, che in altri. Tralasciando i motivi per cui ciò avviene (è un tema per un altro giorno), si può constare come la cosa giochi (apparentemente?) a vantaggio degli acquirenti.

"Runaway 2" (nuovo articolo!) non sfugge a questa regola inversa: è migliore dell'originale. Paradossalmente, però, rischia di essere anche molto più criticato, alla luce dell'hype che si è verificato in questi anni all'interno della comunità degli avventurieri. "Runaway - A Road Adventure" è stato infatti, a ragione o meno, una delle avventure più amate degli ultimi tempi, ed è molto difficile - anche per un ottimo sequel - vincere un mito entrato nei cuori della gente.

Ma allora, conviene davvero - artisticamente - produrre dei sequel?
Chi lo sa. Ciò che è certo è che la prossima volta saremo nuovamente disposti a combattere contro la tentazione.
E, coscientemente, siamo destinati a perdere.
E' la seconda dura legge del sequel.






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