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31 Dicembre 2007
MESSAGGIO DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE DELLO GNUPICK'S CORNER



E va bene, lo ammetto: il titolo di questo post è alquanto sborone. Però ho pensato: posso mai essere più soporifero del buon Giorgio?

Come giudicare quest annata videoludica?
Piuttosto bene, per la verità. Da una parte, la Nintendo ha coronato la sua incredibile rinascita, dopo tanti anni di successi a cui sono seguiti dei momenti meno felici. Il consolidamento della console portatile prima (DS) e di quella da tavolo poi (Wii), hanno non solo il merito di aver proiettato la casa nipponica nella stratosfera del divertimento interattivo, ma anche di aver regalato una sferzata di originalità che ha cambiato per sempre il modo di concepire un videogioco.
L'Xbox 360 conferma la sua potenza, e si fa largo grazie al potere economico che può garantirle delle ottime esclusive. Buone anche alcune intuzioni, ancora però da affinare del tutto.
La PS3 sembra l'unica a non riuscire a ritagliarsi il suo spazietto. Ma, come dicono molti, il peggio è passato, e il 2008 sarà cruciale in questo senso.
E' il PC? Superato il trauma dell'avvento delle nuove console next-gen, si può dire che il futuro è roseo. Dopo aver retto brillantemente l'urto, il nostro Personal Computer attende il 2008 con molte frecce al suo arco, che gli permetteranno di aumentare la sua potenza di calcolo lasciando le console indietro.

Quali saranno i nuovi trend? Beh, probabilmente dopo aver ottenuto una grafica iper realistica, i programmatori si concentreranno (come in effetti già sta accadendo) sull'ottimizzazione dei modelli fisici e delle intelligenze artificiali. Sarà il nuovo pallino.


Ma, ovviamente, l'hardware non è che un mezzo.
Sul fronte della concretezza, comunque, non abbiamo proprio nulla per cui lamentarci: il 2007 ci ha regalato un gran numero di titoloni, come probabilmente non era mai successo.
La verità è che il medium è, oggi, più vivo che mai. Sembrano preistorici i tempi in cui per definirsi un vero appassionato di videogiochi bastava seguire quel 'poco che c'era. I titoli di punta erano realizzati da cinque ragazzini appena usciti dal liceo.
Oggi le cose sono cambiate, i generi si sono moltiplicati all'infinito, la varietà è incredibile, i giochi sono mediamente più belli.
Dopo aver vissuto l'autoriale "Psychonauts" per circa 30 ore, mi sono disimpegnato alla grande - in sole 4 o 5 ore - con il bellissimo Call of Duty 4 - Modern Warfare, l'equivalente videoludico dell'action hollywoodiano ben confezionato.
Ce n'è per tutti i gusti, dal giocatore che ha sempre visto di cattivo occhio questo mondo, al mega appassionato che vuole perdersi in un universo esplorabile a piacimento. E non mi sorprenderebbe se si cominciasse a parlare di cultura dei videogiochi d'essai.
E non è tutto. Ci sono i freeware, i giochi online, i titoli sui telefonini.

Al di là di alcuni casi di dubbia intelligenza (quello di "Rule of Rose" in Italia, la censura di "Manhunt 2"), viviamo in un mondo in cui i più bravi videogiocatori sono venerati come i più quotati attori hollywoodiani (ok, sopratutto in Corea), e dove il Ministro della Cultura francese dona il titolo di Cavaliere all'autore di "Alone in the Dark".
Su Youtube giganteggiano le prestazioni più improbabili dei più abili smanettoni virtuali.

Che ci piaccia o meno, questo non è che l'inizio. Il videogioco è inarrestabile.

Eh sì, il medium sta crescendo.

Ora tocca a noi farlo.


P.s. Cosa c'entra quello appena detto con il video linkato? Assolutamente niente, però adoro questo film e mi sento buono: se non l'avete ancora (ri)visto durante le feste, è il momento di rimediare finchè siete in tempo. D'altra parte "la vostra vita potrebbe dipendere da questo".
Ah, e non dimenticate l'articolo pilota della nuova sezione NonSoloGiochi: "Super Mario Bros.", il film!
Buon Anno a tutti... e andateci piano col grog! :)






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