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17 Maggio 2008
TRAMA DA OSCAR
Quante volte abbiamo sentito questa espressione riferita a un videogioco? Molte... troppe.
Avrò giocato centinaia di titoli nella mia vita, eppure quelli che a mio avviso possono vantare una narrazione di ottimo livello saranno meno di una decina. Eppure tanto la critica quanto i fruitori di videogiochi dimostrano di avere la bocca molto buona, almeno sotto punto di vista.
Sì, lo so, non è la prima volta che parlo di questo, e infatti torno sull'argomento solo per segnalare un pensiero che ho letto sull'ultimo Gamepro (rivista di videogiochi), da parte del buon Roberto Recchioni (sul suo blog personale dovrebbe presto apparire il testo completo, mentre qui trovate una bella intervista realizzata a opera di noi (:P) di Adventure's Planet), con cui spesso non concordo... ma stavolta sì.
Ecco un passo: Vedere che storie come quelle raccontate in Bioshock, Final Fantasy (sceglitene uno qualsiasi, tanto è uguale), Metal Gear Solid o persino dal tanto osannato Eternal Darkness, sono trattate alla stregua di capolavori e sono un valore influente nel giudizio finale, mi ghiaccia il sangue.
Parliamoci seriamente: le vicende narrate nei titoli sopra elencati sono storielline banali, raccontate generalmente in maniera pietta e, in alcuni casi, anche con una certa pretenziosità (che spesso sfocia nell'involontaria parodia). [...] Siamo sinceri... al di là della innegabilmente affascinante ambientazione di Rapture, qualcuno di voi è rimasto davvero coinvolto dalla storia raccontata da BioShock? Vi siete stupiti o emozionati? Vi sorbireste volentieri la stessa storia in un media che non vi chiama a viverla in prima persona?
In realtà, l'interessante articolo di Roberto (che consiglio di leggere, quindi ACCATTATE GAMEPRO! :) ) si spinge più nel particolare, affermando che la critica videoludica soffre di un complesso di inferiorità nei riguardi degli altri media, e che invece di appellarsi alle proprietà che rendono il videogioco tale (il gameplay), grida al miracolo appena si trova di fronte a una trama un po' più elaborata del solito.
Io non sono molto d'accordo (per me la narrazione è fondamentale in quanto parte integrante dell'esperienza globale, ma questo l'ho già detto altre volte), nè posso essere d'accordo su ciò che dice riguardo "Metal Gear Solid" (e in parte anche qualche "Final Fantasy"), però il punto è un altro: il suo discorso sulla qualità narrativa generale è, a mio avviso, giustissimo.
Siamo molto lontani da uno standard di sceneggiature davvero valide, e mi fa molto piacere quando qualcuno la pensa esattamente come me sia su questo, sia sul sul sopravvalutatissimo (almeno sul fronte della narrazione) "Bioshock" (ecco cosa scrivevo).
Beh, credevo di essere solo, e invece non lo sono. Whoo-hooo. Ma siamo ancora pochini. Quando saremo più numerosi, forse, gli autori - e i critici, e noi - si daranno una svegliata piuttosto che adagiarsi, e forse il videogioco farà finalmente quel salto di qualità che tutti noi ci auguriamo.
Ah, a proposito di trame esili: è online l'articolo sul film "Hard Boiled" di John Woo. Buona lettura! :)
Quante volte abbiamo sentito questa espressione riferita a un videogioco? Molte... troppe.
Avrò giocato centinaia di titoli nella mia vita, eppure quelli che a mio avviso possono vantare una narrazione di ottimo livello saranno meno di una decina. Eppure tanto la critica quanto i fruitori di videogiochi dimostrano di avere la bocca molto buona, almeno sotto punto di vista.
Sì, lo so, non è la prima volta che parlo di questo, e infatti torno sull'argomento solo per segnalare un pensiero che ho letto sull'ultimo Gamepro (rivista di videogiochi), da parte del buon Roberto Recchioni (sul suo blog personale dovrebbe presto apparire il testo completo, mentre qui trovate una bella intervista realizzata a opera di noi (:P) di Adventure's Planet), con cui spesso non concordo... ma stavolta sì.
Ecco un passo: Vedere che storie come quelle raccontate in Bioshock, Final Fantasy (sceglitene uno qualsiasi, tanto è uguale), Metal Gear Solid o persino dal tanto osannato Eternal Darkness, sono trattate alla stregua di capolavori e sono un valore influente nel giudizio finale, mi ghiaccia il sangue.
Parliamoci seriamente: le vicende narrate nei titoli sopra elencati sono storielline banali, raccontate generalmente in maniera pietta e, in alcuni casi, anche con una certa pretenziosità (che spesso sfocia nell'involontaria parodia). [...] Siamo sinceri... al di là della innegabilmente affascinante ambientazione di Rapture, qualcuno di voi è rimasto davvero coinvolto dalla storia raccontata da BioShock? Vi siete stupiti o emozionati? Vi sorbireste volentieri la stessa storia in un media che non vi chiama a viverla in prima persona?
In realtà, l'interessante articolo di Roberto (che consiglio di leggere, quindi ACCATTATE GAMEPRO! :) ) si spinge più nel particolare, affermando che la critica videoludica soffre di un complesso di inferiorità nei riguardi degli altri media, e che invece di appellarsi alle proprietà che rendono il videogioco tale (il gameplay), grida al miracolo appena si trova di fronte a una trama un po' più elaborata del solito.
Io non sono molto d'accordo (per me la narrazione è fondamentale in quanto parte integrante dell'esperienza globale, ma questo l'ho già detto altre volte), nè posso essere d'accordo su ciò che dice riguardo "Metal Gear Solid" (e in parte anche qualche "Final Fantasy"), però il punto è un altro: il suo discorso sulla qualità narrativa generale è, a mio avviso, giustissimo.
Siamo molto lontani da uno standard di sceneggiature davvero valide, e mi fa molto piacere quando qualcuno la pensa esattamente come me sia su questo, sia sul sul sopravvalutatissimo (almeno sul fronte della narrazione) "Bioshock" (ecco cosa scrivevo).
Beh, credevo di essere solo, e invece non lo sono. Whoo-hooo. Ma siamo ancora pochini. Quando saremo più numerosi, forse, gli autori - e i critici, e noi - si daranno una svegliata piuttosto che adagiarsi, e forse il videogioco farà finalmente quel salto di qualità che tutti noi ci auguriamo.
Ah, a proposito di trame esili: è online l'articolo sul film "Hard Boiled" di John Woo. Buona lettura! :)
