Home Page » Editoriali » REMAKE E DIRECTOR'S CUT VIDEOLUDICI
18 Aprile 2009
REMAKE E DIRECTOR'S CUT VIDEOLUDICI



"Broken Sword - Il Segreto dei Templari - The Director's Cut" è il primo prodotto videoludico, che io ricordi, a 'vantare' la dicitura 'Director's Cut' nel titolo, un'espressione che siamo abituati a sentire generalmente in ambito cinematografico.
E' facile pensare a queste operazioni come mere mosse commerciali in grado di far abboccare il fan ma soprattutto capaci di mettere in moto la macchina pubblicitaria e dare nuova linfa a un titolo ormai vecchio. C'è da dire, comunque, che il 'Director's Cut' di Cecil si dimostra meno 'antipatico' del previsto, non soltanto grazie all'uscita solo su console Nintendo (mentre su PC è possibile giocare alla versione classica grazie all'emulatore ScummVM, al quale gli stessi Revolution hanno collaborato), ma anche a una sorprendente freschezza, nonostante i 13 anni sonanti: "Broken Sword" si rivela ancora oggi piacevole da giocare e attuale nella sua sempreverde grafica bidimensionale a cartoni, decisamente poco propensa a invecchiare.

In ogni caso, è bene abituarsi ai 'Director's Cut' e anche ai remake, perchè sono certo che ne vedremo sempre più spesso. "Tomb Raider - Anniversary" e il prossimo "The Chronicles of Riddick - Assault on Dark Athena" certamente non resteranno dei casi isolati e, così come al cinema, è meglio prepararsi alla pioggia di questi 'rifacimenti'.

Però, in fondo, non c'è mica niente di male, ammesso che la cosa venga fatta con gusto e premesso che comunque è sempre meglio qualcosa di completamente nuovo. Se può sembrare sensato rifare un classico del cinema con nuovi diversi e nuove tecnologie, per il mondo dei videogiochi - in veloce trasformazione - vale ancora di più, no? Il 3D dopo qualche anno è già obsoleto, le tecnologie galoppano, e un remake di un classico ha la possibilità di essere ciò che avrebbe dovuto/potuto essere il gioco originale. Certo, bisognerebbe sforzarsi di non assumere lo sguardo del nostalgico e guardare la sostanza dell'opera, evitando atteggiamenti sullo stile di 'un tempo era la fantasia a riempire le falle tecniche'.

Per esempio, prendiamo un classico: "The Secret of Monkey Island". Come sarebbe un futuro remake (e NON un sequel) dell'originale di Gilbert, magari realizzato da uno dei suoi vecchi fan? Come sarebbe un LeChuck in normal mapping con la barba fatta svolazzare da un physics engine? Non sarebbe più epica la traversata con la Scimmia del Mare? Quanto realistici sarebbero la lava e il mare col CryEngine? E i duelli alla spada, magari realizzati con spettacolari QuickTime Event?
No, non vale l'idea che ci siamo fatti con "Fuga da Monkey Island", proprio perchè - appunto - quel 3D è invecchiato male.

E un 'Director's Cut'? Ci piacerebbe giocare nei panni di Guybrush prima di giungere a Melèe Island, magari proprio durante il suo 'volo di fantasia' all'interno del Luna Park 'Big Whoop'? Potremmo giocare come un LeChuck ancora vivo che flirta col Governatore? Potremmo interpretare Elaine stessa che tenta di fuggire dalla nave fantasma di LeChuck?

Sarebbe interessante, certo. Ma non è detto che sarebbe abbastanza. Voi che dite?






Commenti (1)

Gioan! : Concordo pienamente con te; rifare un vecchio videogame deve avere un senso, deve rispettare i nostalgici ma deve anche essere un ottimo gioco per i novelli.
Se si cade nella trappola del commerciale come sono stati in parte monkey 3 e 4 (nonostante non siano riedizioni), che contenevano molto brodo allungato (perchè ci deve essere un combattimento ad insulti in ogni episodio? chi l'ha detto! Il due è un capolavoro senza combattimento ad insulti!) e cose troppo fuori dai canoni della serie o "pastrognate varie" (vabbè le LeChuck demone infuocato, ma se proprio non trovate più cosa farlo diventare lasciatelo così, non quell'assurdo continuo tramutarsi... o Herman = nonno Marley - tsk) si ha come la sensazione di "hanno rovinato la serie".
Tornando più in tema di rifacimenti, non ho avuto modo di vedere Broken Sword ma mi ha dato l'idea di una cosa fatta con passione.
E lo stesso sembrerebbe degli altri due giochi citati.
Quello che mi lascia perplesso è il nuovo gioco d'azione di Indy per Wii che conterrà Fate of Atlantis: del nuovo gioco tutti hanno dei dubbi sulla sua qualità, ma non possiamo esprimerci ora; è però la presenza di Indy 4 che è una lurida mossa commerciale, sapendo che cosa ne ha fatto la Lucas del genere 'avventura', di chi ci lavorava e dei progetti in corso.




Scrivi un Commento


Nome

Messaggio


Codice di Sicurezza:


Digita il Codice di Sicurezza: