Editoriali


A Bird Story e Youtuber che fanno piangere

birdstoryCome ben ci insegna la tv del dolore, le lacrime non provocano solo un’impennata dell’audience, ma anche un discreto incremento di empatia da parte del fruitore. Cioè, ci si commuove nell’osservare gente commossa.
Intercettare tale meccanismo è uno dei principali segreti di molti Youtuber che, per giustificare l’assurda preferenza di veder giocare piuttosto che di giocare, esasperano i personali feedback e riescono ad avvicinare il proprio pubblico grazie a una sorta di show dentro lo show, generando spesso in loro delle sensazioni più intense rispetto a quelle scaturite durante un’esperienza in solitaria.

Ha senso inquadrare “A Bird Story” proprio all’interno di un contesto simile. Un gameplay pensato più per essere osservato che per essere giocato (e i – pochi – controlli sono perfino scomodi); una storia esile dalla durata di un mediometraggio che parla a un largo pubblico (l’esperienza comune di legarsi a un animale domestico); una lunga serie di silenzi (non è presente testo scritto) che possono essere riempiti dai commenti dello Youtuber di turno, impegnato a comunicare le proprie sensazioni o l’interpretazione degli eventi. (altro…)

Broken Age: il fallimento di un progetto di successo

BA1Contrariamente a ciò che poteva suggerire in quanto ‘mossa a sorpresa’, la campagna Kickstarter della Double Fine era molto ben studiata.
Ma il successo travolgente… quello davvero non era previsto. Immediatamente, quindi, si rese necessaria la riorganizzazione del progetto in qualcosa di più ambizioso.
Poi giunsero i problemi di budget, l’allontanamento volontario di Ron Gilbert dal progetto (di cui, è bene precisare, non aveva mai davvero fatto parte), la suddivisione artificiosa in due episodi, i ritardi, l’uscita di una prima sezione che aveva suscitato qualche perplessità, il tempismo discutibile nell’annunciare e poi distribuire una nuova versione di “Grim Fandango”, l’annuncio di una remastered anche per “Day of the Tentacle”, gli ulteriori ritardi. Un cammino impervio e pericoloso.

A giochi ormai fatti, con la distribuzione della seconda parte di “Broken Age”, è possibile tirare le somme di un progetto nato alla grande, successivamente trasformatosi in qualcosa di diverso e infine approdato negli store in una forma incerta, incapace di provocare i cori di giubilo che tutti noi eravamo pronti a intonare alla partenza della campagna di crowdfunding.

Completando il secondo episodio e basandomi sulla storia produttiva (esclusi i documentari, che ho seguito poco), posso sintetizzare le sensazioni che ho maturato in tre punti: (altro…)

Mi espongo alla berlina (no, non c’entrano niente i giochini stavolta)

Snoopy_It_Was_Dark_And_Stormy_NightDopo anni trascorsi a fare il pulcioso e il criticone sulle opere degli altri, con il progetto “Shadows on the Vatican” la legge del contrappasso si è concretizzata e ho ricevuto la mia parte di feedback, pareri e critiche.
Questa esperienza non è stata però la prima nel settore: infatti, come ogni scrittore/sceneggiatore wannabe  ho una lista più o meno lunga di tentativi amatoriali di ‘creazione di una storia’, risalente fin alla pre-adolescenza.

Quello che vorrei proporre oggi è un piccolo raccontino che ha visto la luce quando ero poco più che ventenne: nella fattispecie è parte di una serie sci-fi (nerd inside!) scritta circa 10 anni fa, perennemente fix in progress. Rileggendola oggi mi genera uno strano effetto di distacco: ne percepisco i limiti, le ingenuità e lo stile molto dozzinale. E tanti plagi, alcuni veramente sfacciati (ma farò finta di non ricordarlo!).
Allo stesso tempo sono anche in qualche modo fiero di averci provato, e dopo tanti anni ne scorgo anche i pregi e la costante evoluzione. Lavorarci mi ha insegnato davvero tanto.
Con una certa noncuranza e faccia tosta ve la sottopongo sperando di non rovinarmi completamente quel po’ di carriera.

Il primo racconto si chiama “Amnesia” (eh, i Frictional mi hanno soffiato il titolo) e lo trovate nella sezione ‘Nonsologiochi’. Se riceverò qualche feedback e se la cosa vi interessa allora andrò avanti e mostrerò altro, magari altre parti della stessa serie. Altrimenti… ci resterò molto male! 😀

Il pubblico va sempre accontentato? – Parte 2

A distanza di circa un mese dall’uscita dell’ultimo capitolo di “Broken Sword”, l’arrivo di “Broken Age” permette di effettuare un primo confronto fra i due, attesissimi, lavori. L’ultima fatica di Tim Schafer, pur condividendo con l’opera dei Revolution la suddivisione in due parti e il ritorno di autori rappresentativi per il genere adventure, svetta in quanto a importanza storica, rappresentando il progetto simbolo di Kickstarter che ha dato il via alla ben nota ondata di titoli finanziati col meccanismo del crowdfunding.

La distinzione più netta fra le due opere risiede certamente nell’approccio intrapreso alla base. Infatti, nonostante fosse stato presentata come l’avventura che i nostalgici cresciuti a pane e “Monkey Island” desideravano e un vero e proprio omaggio agli appassionati, “Broken Age” è in realtà un’opera personale e visionaria, frutto della sensibilità di un autore che, pur mantenendo in superficie la promessa fatta ai giocatori/finanziatori, sceglie di sorprenderli piuttosto che adagiarsi sul successo di comodo.
Laddove quindi l’ultimo “Broken Sword” appare ruffiano, insicuro e anonimo, il lavoro della Double Fine è creativo, profondamente spiazzante. Schafer rifiuta il fanservice e consegna un’avventura che, in fondo, di old ha davvero poco, arrischiandosi a raccontare una storia visionaria dalla fruizione non immediatissima e suggerendo la presenza di simbolismi e allegorie fin dalla prima immagine. (altro…)

Il pubblico va sempre accontentato?

L’uscita di quella che, sinora, è l’avventura grafica più attesa finanziata con Kickstarter, spalanca con violenza una porta che fino a questo momento era rimasta solo socchiusa.
Con la prima parte di “Broken Sword 5: La Maledizione del Serpente” i Revolution consegnano al pubblico e, soprattutto, all’utenza che ha finanziato il progetto, il gioco che i fan – almeno dei primi due episodi – volevano: visuale, interfaccia ed enigmi classici, mood e ambientazioni sradicate dal primo episodio della serie, ritorno di situazioni e personaggi in cui ci si è già imbattuti in passato, eccetera.
In altre parole la software house inglese non ha fatto altro che mantenere la promessa fatta ai propri utenti/finanziatori, in modo corretto e trasparente.

Tutti contenti, quindi? Sì.
Cioè, non proprio.
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Dietro le quinte di “Shadows on the Vatican”

Sono un fanatico dei making of, uno di quelli che quando acquista i dvd si assicura che sia presente il commento del regista in sottofondo. Mi piace capire come viene costruita un’opera d’ingegno, conoscere la gente che c’è dietro, i trucchi, le difficoltà e le frustrazioni. Più di tutto sono interessato all’aspetto umano, ovvero quegli elementi (le casualità, le forzature, le improvvisazioni) che rendono gli autori più vicini a noi, e non quei semi-dei che molti vogliono vedere. (altro…)

Un salto al Calavera Cafè

La prima volta che mi sono imbattuto in un podcast è stata 5-6 anni fa quando, bramoso di capire qualcosa riguardo a una certa serie di J. J. Abrams, ho deciso di seguire “Lostpod”, trasmissione in cui si disquisiva sugli episodi appena trasmessi. Il podcast non soddisfece del tutto il mio desiderio e su “Lost” ho continuato a non capirci una cippa, però l’ascolto mi fece riflettere sulle potenzialità del mezzo. (altro…)

Release di “Shadows on the Vatican – Atto II: Ira”

Infine ce l’abbiamo fatta. Oltre un anno di sviluppo per riuscire a confezionare un gioco che riuscisse in qualche modo a trasmettere la passione con cui abbiamo affrontato lo sviluppo, vero e proprio motore di un’esperienza che è stata costellata di problemi che, oggi posso dirlo, hanno certamente reso la nostra ‘scorza’ più dura. E in un mercato come quello dei videogiochi, soprattutto in Italia, o si è coriacei o si soccombe. (altro…)

Trailer e lancio di Shadow(s) on the Vatican – Atto II: Ira

Ritengo che la trasparenza passi anche attraverso l’assunzione delle responsabilità, ed è inutile nascondersi dietro a un dito: il progetto “Shadow(s) on the Vatican” è stato caratterizzato da diversi errori. Realizzare e distribuire un videogioco è un processo arduo e difficile, specialmente se lo si affronta con pochi mezzi e, in larga parte, a distanza. Più di tutto, per alcuni si tratta di un’autentica prova di nervi, un lavoro spesso solitario in cui ci si chiede continuamente se, alla fine, il (video)gioco varrà la candela. In cui, di fronte ai mille problemi, si è sempre a un passo dal mollare tutto. (altro…)

Eternally Us disponibile gratuitamente in italiano

Innanzitutto, una comunicazione di servizio: colto da un’improvvisa epifania circa il reale significato del termine ‘movida’, ho aperto una pagina Facebook per lo Gnupick’s Corner. Mi è sembrata una buona idea per segnalare comodamente i vari aggiornamenti e magari per postare news o intavolare discorsi senza dover ogni volta agire sul sito. Fra l’altro in questi giorni credo (anzi, spero) di poter dare qualche notizia importante, per cui tenete drizzate le antennine. Inoltre, la pagina Facebook è utile per avere un filo diretto con quei quattro gatti che mi seguono, per cui – proprio perché siete quattro gatti – iscrivetevi, fate i bravi. We have cookies. (altro…)

Arriva l’Interessometro!

Volendo analizzare un videogioco modo un po’ diverso dalla solita recensione e cercando anche di assecondare la mia forma mentis, ho pensato di focalizzarmi su quelli che possono essere i ‘punti di interesse’ del titolo preso in esame. Nella fattispecie, si prova a stabilire se ci si trova o meno di fronte a qualcosa che possa aggiungere, innovare o perfezionare. Ancora, si tenta di contestualizzare l’analisi in base al target a cui si rivolge il videogioco e si osserva l’importanza che eventualmente può avere su un determinato pubblico. Infine, si stabilisce anche una ‘percentuale di interesse’, il tutto al di là della qualità stessa del titolo, che resta ai margini del discorso. Un approccio quasi ‘didattico’, diciamo: ed è così che nasce l’INTERESSOMETRO. (altro…)

Jaffa, kree! Stargate Adventure è in italiano!

Diciamo la verità: esistono giochi ben più difficili da adattare (e molto più lunghi!) di “Stargate Adventure”: la solennità dell’affermazione ‘dopo cinque anni è finalmente pronta la traduzione’ è eccessiva e, in larga parte, inesatta. (altro…)

La stampa videoludica su Shadows on the Vatican Atto I

I meteorologi trollano sagacemente in ogni dove (una volta annunciano che ci sarà un ribasso delle temperature, poi dicono che giungerà l’ennesimo anticiclone… ma qua non cambia mai una mazza: si crepa di caldo costantemente e basta), chi si vuol godere il Ferragosto già sa che fra poco sarà tutto finito e dovrà lavorare incessantemente fino a Natale e quindi non si gode una cippa, i TG nazionali ci spiegano che il doping è una cosa veramentemaveramentegravissimaimpicchiamolituttisignoramia e finalmente (oppure anche no) arriva la settimana di vuoto cosmico in cui ti illudi che sia rimasto qualcuno con te, ma poi anche la notte sogni folle urlanti che si chiedono come faccia ‘sto coccodrillo e tu sei in disparte che pensi che in fondo non importa a nessuno, non è un vero problema e sei l’unico a capirlo. Pino Insegno che doppia Indy al posto di Gammino, quello sì che è un dramma. (altro…)

Beta-testing della traduzione italiana di “Stargate Adventure”


Dopo un leggero ritardo di circa quattro anni (!), finalmente ho terminato la traduzione di “Stargate Adventure”, simpatica avventura grafica amatoriale/INDIE (sullo stile di “Indiana Jones”) realizzata da Sektor 13, autore anche di “The Infinity String” (che trovate gratis iscrivendovi a Zodiac o scaricandola qua) e basata sulla popolare serie tv.

In attesa che l’autore mi consegni il file necessario per realizzare la versione beta (dovrebbe trattarsi di un’attesa molto breve), sto cercando di assemblare un gruppetto di eroici paladini che mi aiutino a testare l’adattamento, controllando che non ci siano errori ortografici, grammaticali o di traduzione. Se volete unirvi, contattatemi al solito indirizzo gnupickCHIOCCIOLAgmail.com .
Tenete presente che non si tratta di un lavoro molto impegnativo e che l’avventura dura appena due o tre ore. Sarete lautamente ricompensati con l’inserimento del vostro nome sul manuale di gioco. (altro…)

Cercasi betatester per “Shadows on the Vatican – Atto II: Ira”!

Ebbene sì, quando il gioco sta per terminare, i tester cominciano a giocare (‘mmazza, mi sembrava una bella frase questa, ma ora che la rileggo mi sembra un po’ una cazzata, vabè!).

Diritti al punto: noi sagaci sviluppatori di “Shadows on the Vatican” siamo alla ricerca di volenterosi betatester per ‘traghettare’ il nuovo episodio allo stadio finale, quello che lo proietterà molto presto sul mercato mondiale.
Scrivimi in privato a gnupick(chiocciolinaamorosadududadadà)gmail.com se soddisfi i requisiti sotto elencati: (altro…)

Novità sul nuovo episodio di Shadows on the Vatican

Ok, in realtà l’annuncio non c’è ancora, ma dato che il sito ufficiale è già stato parzialmente aggiornato NON mi sentirò in colpa (caspiterina, sono proprio un furbacchione!) nell’invitarvi a dare uno sguardo alla nuova pagina (work in progress, tornateci presto), comprendente qualche nuova immagine e un riassunto della trama:

Quando Silvia si trova braccata dai mandanti dell’assassinio che avrebbe dovuto compiere, sa perfettamente che l’unica opzione possibile è quella di affrontarli a viso aperto. Nel cuore della malavita locale scoprirà un gioco di poteri nel quale tutti recitano la parte di pedine sacrificabili. Un’alleanza forzata con la sua ex vittima sembra allora il solo modo di sfuggire all’inevitabile, ma per dissipare le nebbie del Vaticano James e Silvia dovranno venire a patti con i propri limiti… (altro…)

Non è sempre un gioco…


In etologia, psicologia, e altre scienze del comportamento, per gioco si intende una attività volontaria e intrinsecamente motivata, svolta da adulti, bambini, o animali, a scopo ricreativo. Nella lingua italiana, la parola “gioco” viene anche impiegata in modo più specifico, riferendosi ad attività ricreative di tipo competitivo, e caratterizzate da obiettivi e regole rigorosamente definiti”.

La suddetta definizione è riportata su Wikipedia. Sebbene, per stessa ammissione dei moderatori, l’argomento sia molto complesso e descrizioni del genere appaiano per forza di cose insoddisfacenti, se ci fermiamo alla prima parte riusciamo a ottenere un’idea generale circa il significato di ‘gioco’ secondo la quale non è indispensabile l’elemento competitivo o della sfida. (altro…)

Jane Jensen e il progetto su Kickstarter

Master storyteller? Sborone, però abbastanza vero.

La TENE(B)ROSA Jane Jensen ci fissa col suo sguardo misterioso e ci invita a tirar fuori i soldi se vogliamo avere davvero, ma davvero paura (ma dai, non è credibile, lo sappiamo tutti che è l’anello di congiunzione fra questo e questo!).

A 18 giorni dal termine ultimo per il finanziamento, il progetto di Jane, ‘Pinkerton Road’, stenta a raggiungere la cifra richiesta. Alla fine credo che ce la farà, ma non si può di certo parlare di un successone, lontano anni luce dal medesimo ma evidentemente più indovinato tentativo della Double Fine. (altro…)

Shadows on the Vatican, aka ‘Il momento dello SPAM’


E va bene, lo ammetto: uno dei motivi principali per cui mi mancava questo mio spazio nella Rete è stata l’impossibilità da parte mia di fare dello SPAM insensato e irriverente, sebbene in qualche misura sagace e godereccio.

Shadows on the Vatican” rappresenta la mia prima esperienza commerciale ‘dall’altra parte’, ovvero come sviluppatore di videogiochi (escludendo il campo amatoriale), e si tratta di un progetto episodico (quattro parti in tutto) che, prendendo spunto dal saggio di David Yallop “In Nome di Dio”, racconta una storia che ripresenta in chiave moderna le vicende che coinvolsero la morte del papa Albino Luciani, e quindi politica, corruzione, Banda della Magliana, P2 e tutta ‘sta bella roba qua (incredibilmente, non manca dello humor!). (altro…)

Gnupick’s Corner 3.0?

Con questo sito/blog estremamente work in progress inauguro la nuova – si spera – stagione del mio Corner, che dovrebbe permettermi di inserire i pezzi in modo più semplice e immediato e di farli rimbalzare in giro senza impazzire troppo. Purtroppo il vecchio sito (che ancora potete trovare qua) soffriva da tempo di alcune magagne tecniche che rendevano complesso l’inserimento e la formattazione degli articoli.

Questa nuova versione del Corner con WordPress è da intendersi come una prova, durante la quale cercherò di capire se andare avanti su questa strada o se puntare a un restyiling completo del vecchio sito. Non mi è mai molto piaciuta la struttura dei blog, ma a quanto pare questo WordPress è assai personalizzabile, quindi forse riusciremo a fare qualcosa di vicino a ciò che era.

È comunque scontato che, se dovessi trasferirmi qui in pianta stabile, a poco a poco inserirò tutto il vecchio materiale. Più di 200 pezzi (senza contare gli editoriali), tanta roba. Sì, lo so, evidentemente non avevo una mazza da fà. (altro…)

SPOILER ALERT

      Data la natura di approfondi- mento degli articoli inclusi in questo sito, è piuttosto semplice incappare in diversi spoiler (comprese delle anticipazioni sul finale dei titoli trattati). Se siete in cerca di recensioni più classiche e spoiler free, fiondatevi su Adventure’s Planet.

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