L’Interessometro


The Fall

TheFall_cover

Interfaccia non pulitissima, diversi bug fastidiosi (anche bloccanti), esplorazione degli ambienti a volte un po’ dispersiva, elemento action dozzinale e ridondante.
Questo era per volere di completezza. Per parlare di “The Fall” in termini contenutistici, infatti, occorre evitare di vivisezionare l’opera in ognuno dei suoi aspetti – in particolar modo quelli tecnici – e andare diritti al suo cuore, pulsante e orgogliosamente indie.

La trama: un misterioso astronauta si ritrova ferito e privo di sensi in seguito a un atterraggio di fortuna (la ‘caduta’ del titolo) in un ambiente alieno e opprimente. Il computer della sua tuta spaziale, un’IA di nome ARID (che il giocatore è chiamato a interpretare), parte quindi per la sua missione che consiste nell’entrare in possesso dell’equipaggiamento medico necessario a curare l’umano all’interno. (altro…)

DLC Quest

DLC_QuestLa parodia è un meccanismo raramente presente nel mondo nei videogiochi. Esistono prodotti di denuncia, intenti satirici ed esasperazioni più o meno volontarie di clichè, ma un’intera produzione realizzata unicamente in funzione della sana presa per i fondelli inoffensiva e goliardica rappresenta qualcosa di più sporadico e, quindi, curioso.

Il bersaglio principale di “DLC Quest”, come già suggerisce il titolo, è rivolto a quei giochi che fanno uso massiccio dei cosiddetti ‘downlodable content’, ovvero quelle piccole aggiunte a pagamento volte a estendere la longevità del prodotto originale. Spesso al centro di critiche, i DLC continuano attualmente a proliferare in ogni forma, dai pacchetti di missioni aggiuntive a contenuti risibili come skin alternative o armi segrete.
“DLC Quest” ridicolizza tale pratica con parossistica ironia, smascherandola efficacemente, e riuscendo a divertire con un susseguirsi costante di ispiratissime trovate. Il disclaimer iniziale (sorprendentemente necessario!) in cui si precisa che il gioco è satirico e che non esistono veri DLC da acquistare è l’unico momento ‘serio’: da lì in avanti il pedale della parodia viene spinto a manetta lungo tutta la (breve) durata della ‘quest’. (altro…)

Brütal Legend

Tim Schafer è uno dei pochi game designer che riesce nel contempo a vestire i panni di un ottimo showman, trasformandosi istantaneamente in un autentico generatore umano di entusiasmi, passioni e spirito di collaborazione. Non rappresenta di certo una sorpresa, quindi, vederlo realizzare un’opera così smaccatamente rivolta agli appassionati, tanto genuina e pura negli intenti quanto onesta nella sua natura: “Brütal Legend” ha il sapore del prodotto di un eterno bambinone che ha voluto rendere omaggio alla musica che ha sempre amato attraverso il mezzo migliore che conosce, il videogioco. Un vero e proprio balocco nelle mani di Schafer, il quale plasma con cura il materiale grezzo fino a ottenere l’ennesimo, incredibile universo fantasy creato da zero (ricco di spunti e – per forza di cose – sotto sfruttato) e infarcito di riferimenti e strizzate d’occhio ai metallari degni di questo nome. All’interno del suddetto mondo gotico si muovono storie e personaggi allegorici, mitici e solenni come la musica che li ha ispirati o, anche, originati. (altro…)

Kingdom Hearts

Chiunque riesca a giungere alla schermata ‘The End’, dopo oltre 30 ore di gioco e un lungo e impegnativo finale, viene inevitabilmente pervaso da una serie di emozioni: terminare “Kingdom Hearts” genera un malinconico ma piacevole appagamento e la sensazione di aver vissuto un’esperienza, in definitiva, soddisfacente. Il dolce sentimento di avventura (comune a molti titoli dalla forte longevità) influenza il giocatore e annebbia in parte il suo giudizio critico e la personale analisi sul ‘peso’ dei difetti, i quali passano prepotentemente in secondo piano. (altro…)

Flashback: The Quest for Identity

Durante la prima metà degli anni ’90, riuscire a fermare l’inarrestabile corazzata di game designer francesi, capace in brevissimo tempo di rivoluzionare estetica e gameplay del mondo videoludico, era praticamente impossibile.

In tale contesto, materiale per far vibrare l’Interessometro di certo non manca, e lo stesso deve aver pensato Paul Cuisset, game designer principale della Delphine Software, che nel ’92 sfornò “Flashback: The Quest for Identity”. Ispirandosi pesantemente ai due action adventure di riferimento, “Prince of Persia” di Jordan Mechner e “Another World” di Eric Chahi, l’autore francese realizza un titolo che con una certa sfacciataggine pesca a piene mani idee e concetti dai suoi illustri predecessori. (altro…)

Deadlight

L’Apocalisse Zombie è uno dei concept più (iper)abusati degli ultimi tempi. C’è chi fa leva su tale pretesto per puntare all’aspetto gore, c’è chi preferisce un’atmosfera tesa e c’è chi si concentra maggiormente sul lato action.
Deadlight” segue una strada lievemente differente. Pur contando sul tipico mood disperato e su alcune tematiche che finiscono per ricordare il serial “The Walking Dead” (come gli immancabili umani ‘più spietati degli zombie’), si distingue per un approccio puzzle solving riducendo al minimo gli scontri diretti. Si tratta, in sostanza, di proseguire attraverso una serie di salti e di interazioni con l’ambiente, cercando di evitare quanto possibile i numerosi nemici attraverso una struttura action-adventure che può richiamare “Another World”. (altro…)

Wing Commander

In a distant future, mankind is locked in a deadly war…: cosa ricorda questo incipit?
Che l’autore di “Wing Commander”, Chris Roberts, volesse creare il ‘suo’ “Star Wars” è evidente fin dalla brevissima intro. Ma l’intento, videoludicamente parlando, va oltre, accarezzando l’idea di film interattivo: il giocatore conduce una vita all’interno dell’ambiente di gioco, affiancandola agli scontri nello spazio, e le sue prestazioni in battaglia fanno evolvere diversamente l’intreccio narrativo.
Il plot è semplice: gli umani, non si sa come né perché, sono coinvolti in un lungo conflitto contro i Kilrathi, una razza aliena dalle caratteristiche feline. Non serve sapere altro, il pretesto è servito: l’unica speranza per i terrestri consiste in valorosi ‘Top Gun’ di diversa etnia che vivono in enormi astronavi madri e combattono i perfidi nemici pilotando piccoli caccia spaziali. (altro…)

Interstate ’76

Mai scendere dall’auto: questo è il promemoria che un abitante delle zone a sud-ovest dell’America settentrionale conosce fin troppo bene. O almeno, dell’America alternativa dipinta dalla Activision in “Interstate ‘76”: un mondo divorato dalla criminalità in cui le forze dell’ordine sono invase dal cancro della corruzione e resta solo un gruppo di sparuti ostinati – noti come ‘I Vigilanti’ – a difendere la legge su veicoli da battaglia. (altro…)

The Binding of Isaac

Uno shooter di elevatissima difficoltà in cui è impossibile salvare. Obbligo di ricominciare il gioco – e non solo il livello – da capo in caso di morte. Una totale randomizzazione di bonus e nemici che rende ogni partita diversa e più o meno ‘fortunata’. Grafica e sonoro ridotti ai minimi termini.
Questo è “The Binding of Isaac”, probabilmente l’espressione migliore di un certo settore della produzione indipendente rivolto ai veri smanettoni della tastiera, quelli in cerca di una vera sfida e incapaci di spaventarsi di fronte a una struttura, spesso frustrante, che richiede un deciso impegno nell’imparare ogni piccolo stratagemma. (altro…)

Another World

Fin dalla (bellissima) cover è possibile comprendere il setting di “Another World”: la silhouette di un uomo si staglia su un promontorio e abbraccia un brullo e – con ogni probabilità – ostile panorama; dietro di lui, una creatura cerca di tenere a bada una bestia.
Un esperimento scientifico andato male ha catapultato Lester (questo è il nome del protagonista, come si apprende esclusivamente dal manuale) in quel mondo alieno, in cui si materializza improvvisamente all’interno di una sorta di vasca (artificiale?). Non c’è tempo da perdere: il giocatore deve prendere in mano i controlli e tirar fuori Lester da lì. Ma prima di accorgersi che la mancanza d’aria può causare la sua dipartita, ecco spuntare anche dei famelici tentacoli in procinto di afferrarlo. Non appena si esce dall’acqua si scorgono per un attimo i canyon sconfinati e il cielo illuminato da due lune crescenti, ma esitare costerebbe la vita: si è infatti costretti ad allontanarsi di corsa o il mostro afferrerebbe l’uomo dal bordo della vasca. Ancora qualche passo e un’enorme bestia tenterà di fargli la pelle, inseguendolo fino a un precipizio. (altro…)

Fallout

Accostarsi a “Fallout” senza la riverenza che si prova verso i grandi classici è davvero impossibile. Fulgido esempio del genere, l’rpg della Interplay è un titolo figlio dei suoi tempi, quando era più frequente imbattersi in produzioni rivolte al cosiddetto target hardcore.
In effetti, tale natura rivela tanto i punti di interesse quanto i fattori che potrebbero, per così dire, respingere chi lo approccia oggi per la prima volta. (altro…)

The Misadventures of P.B. Winterbottom

Nonostante ancora oggi sia guardato con un certo sospetto, il digital delivery ha senza dubbio aperto le porte a una schiera di titoli indie fino a qualche tempo fa irrealizzabili e, soprattutto, impossibili da far arrivare al grande pubblico. Il rifugio per progetti di questo tipo era costituito esclusivamente dall’underground videoludico, quel terreno sconosciuto ai più nel quale si muovono tutt’ora diversi titoli amatoriali molto interessanti e sperimentali: purtroppo, per la loro stessa natura, tali produzioni devono accontentarsi di volare basso anche a causa dell’assenza di budget e di una vetrina adeguata. (altro…)

Mafia 2

Tanti “Grand Theft Auto” ed emuli sono passati sotto i ponti dal primo, originale “Mafia” del 2002, e l’equivoco più comune per i giovani videogiocatori (molti dei quali ‘guadagnati’ con l’uscita multipiattaforma) è quello di considerare il titolo dei 2K Czech come ‘l’anti GTA 4’ per eccellenza. A differenza dell’estasi di libertà garantita dai prodotti Rockstar, per apprezzare “Mafia 2” è infatti necessario comprendere e accettare la struttura free roaming di facciata e lasciarsi trasportare da eventi in realtà molto lineari, che lasciano spazio a pochissime divagazioni perlopiù accessorie. (altro…)

SPOILER ALERT

      Data la natura di approfondi- mento degli articoli inclusi in questo sito, è piuttosto semplice incappare in diversi spoiler (comprese delle anticipazioni sul finale dei titoli trattati). Se siete in cerca di recensioni più classiche e spoiler free, fiondatevi su Adventure’s Planet.

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